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martedì 10 ottobre 2017

Pirate Metal

A me sono sempre piaciuti i pirati.  Probabilmente perche' mi piace fare molte delle cose che nella pop culture si associano ai pirati: viaggiare, nuotare ai Caraibi, bere Mojito, parlare male della corona Inglese, passare del tempo con Johnny Depp, invocare il Kraken contro la gente che mi sta sulle scatole.

Oltretutto, nella storia ci sono state diverse piratesse donne che posso prendere a modello per una futura carriera, nel caso con l'universita' non funzioni. Ricordo quando stavo a Bruxelles di aver trovato un annuncio per lavorare come Pirate Advisor in Somalia, e tengo ben aperti gli occhi nel caso me ne capiti uno nuovo.

Insomma, essere un pirata e' bello, come spiega questa canzone:



Anche se vivo a Mordor e non ai Caraibi, ho trovato comunque diversi pirati anche in Germania. Per prima cosa, ovviamente, c'e' il Pirate Party, ovvero un partito politico che si basa sulla pirateria. E figurarsi se io non sono d'accordo. Sono soprattutto favorevole a piratare quelle riviste che per pubblicare non mi danno manco un soldo, ma anzi vogliono che io paghi per rendere accessibili i miei stessi articoli. Viva viva la pirateria digitale.

Foto fatta per strada, che dice "scegliete la protesta, no nazisti", e il tizio sembra il nerd che vive nell'appartamento sotto il vostro, pero' incazzato

Poi, in Germania sono andata per la prima volta ad un concerto Pirate Metal, genere qui popolare. E voi direte, che caspita e' il Pirate Metal? Proprio quello che sembra: gruppi (uso il plurale perche' si, ce n'e' piu' di uno) che fanno canzoni sui pirati.

Ora, io sono da dodici anni che sto con un metallaro ma non ero mai stata ad un concerto metal, un po' perche' non e' il mio genere, un po' perche' pure lui si e' tagliato i capelli e ripulito solo per questa cosa capitalista di essere assunto ai colloqui di lavoro. Anche se il giorno del concerto metal aveva un meeting con un tizio importante ed e' arrivato con il completo e le scarpe eleganti.

Come siamo entrati, abbiamo notato che tutti ci guardavano. Inaspettatamente, non perche' indossassimo dei cappelli da pirata e delle bende sull'occhio con i teschietti (anzi, un sacco di gente e' venuta a darmi il cinque e c'era anche un tizio con tutto un costume da pirata), ma per quello che indossavamo OLTRE i cappelli. Compagno, ovviamente, perche' stava vestito come il piccolo Lord in gita al fiume la domenica. Io, invece, non ho capito subito perche' suscitassi interesse.

Ci ho messo un attimo, ma poi ho afferrato: erano quasi tutti uomini. Un grande, gigantesco, enorme festival della salsiccia. Anzi, del currywurst. Le (poche) donne che c'erano erano tutte piu' grandi di me. Facciamo qui una digressione: io sono alta 170 centimetri e peso 60 chili, quindi non sono esattamente Memole che vive negli alberi. Pero' qui in Germania un po' mi sento cosi', specie a questo concerto dove tutte le ragazze erano delle valchirie bionde che sarebbero potute sedermici sopra e neanche accorgersi.

Quindi, tutti mi guardavano perche' ero praticamente la Puffetta del concerto. Io invece non guardavo nulla se non delle nuche sudate perche' ovviamente se le donne erano tutte il mio sargofago, gli uomini erano praticamente delle repliche del Grande Gigante Gentile, con in piu' barba lunga, capelli lunghi, e panza da birra.

Prima che il concerto iniziasse i tecnici del suono hanno iniziato a mettere musica pop anni 80, e credo che l'unico scopo fosse vedere i giganti barbuti canticchiare gli Spandau Ballet e prenderli per il sedere. 

Il concerto era di un gruppo scozzese che si chiama Alestorm. Il cantante e' arrivato sul palco vestito con un kilt, mentre il tastierista era piu' magro del mio braccio e piu' pallido della mozzarella che ho mangiato per pranzo, pero' cantava in growl. Il chitarrista mette like ai miei post su Instagram. In piu', sul palco stava una papera gigante. 

Papera gigante ad un concerto metal senza apparente ragione

Abbiamo quindi capito che non dovevamo sentirci intimiditi per il nostro aspetto. Nonostante cio' compagno e' andato a comprarsi una maglietta del gruppo con scritta la celebre strofa "We are here to drink your beer", diventando una versione molto piu' piccola di tutti i GGG presenti al concerto. Oltre a parlare di birre rubate, gli Alestorm parlano di pirati che vanno in vacanza in Messico, di pirati che bevono alcol, e di insulti generici.

Quando hanno iniziato a cantare mi sono messa a ballare felice come farebbe Puffetta ad un concerto di polka. Alla fine questi sul palco c'hanno una papera, non e' che le cose saranno mai troppo aggressive, o no? Invece alla prima nota tutti i Grandi Giganti Gentili si sono messi a pogare tra loro, mimando cosi' la celebre carica degli gnu del Re Leone. Io, chiaramente, mi sentivo una piccola pulce sulla criniera di Mustafa.

In pochi secondi i membri del pubblico sono passati ad essere dei Grandi Giganti Sudati e poi dei Grandi Giganti Senza Maglietta. Mi sono qui trovata ad affrontare un dilemma che non pensavo di dover mai pormi: meglio morire schiacciata tra due elefanti, o essere strusciata contro la pancia sudata e pelosa di uno di essi? In compenso , l'odore che aleggiava per la sala, tra birra e sudore, e' diventato quello che realisticamente ci si puo' aspettare dalla cambusa di Barbossa dopo sei mesi in mare. 

Ad un certo punto il cantante con il kilt ha annunciato che gli spettatori erano 666 (secondo me se l'e' inventato, ma spero di no) e ha invitato tutti a mettersi su due file. I Grandi Giganti Tedeschi hanno subito obbedito, eccitati di poter fare una fila. Poi, il cantante ha invitato le due file a spiaccicarsi l'una contro l'altra del mezzo della sala e mentre io pensavo "sviluppiamo delle zampette da geco per arrampicarmi sul soffitto", il mio compagno ha sentito l'anima metallara risvegliarsi dopo anni di sonnecchiamento e si e' buttato nel pogo. L'ho guardato scomparire tra due panze e ho pensato che non l'avrei mai piu' rivisto.

Invece e' riemerso, sostenendo che l'asticella degli occhiali era sbilenca gia' da prima. In compenso, alcuni dei Grandi Giganti Gentili hanno preso a salire sulle spalle dei loro compari e fare crowd surfing. Essi venivano portati direttamente sotto il palco dove l'uomo della security, che era un fan degli Alestorm, li intercettava. Costui era il grande re di tutti i Giganti, praticamente Wun Wun con i mammuth, e li prendeva in braccio come fossero stati dei fuscelli per rimetterli a terra.

Insomma, malgrado Giganti e sudore, sono uscita dal mio primo concerto metal con la voglia di farne subito un altro. E non dimentichero' mai lo sguardo della signora che si e' trovata sul bus con tutti noi che tornavamo dal concerto, e canticchiavamo "Piracy is a crime and crime doesn't pay, so we go home poor at the end of the day" 


E quindi niente, se non mi rinnovano il contratto di lavoro mi troverete con la mia temibile ciurma a depredare il fiume Ruhr. 

6 commenti:

  1. Ho riletto il post due volte, cercando di trovare qualcosa tipo :"dai scherzavo, ho inventato tutto, a partire dal gruppo politico dei pirati" e invece pare sia tutto vero :D

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  2. Io da piccola volevo essere Sandokan... fai un po' tu! Anche se devo fare una confessione: io preferisco Orlando Bloom!
    Marika

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  3. Ciao Giupy,
    per non parlare del Sankt Pauli, una squadra di calcio di Amburgo. Loro sì che sono piratoli!
    Forse è venuto il momento di comprarsi una loro maglia?

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