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giovedì 7 giugno 2018

Il Mondo in Miniatura


Ulla e Imke aggiungono uno shottino proveniente da una minuscola bottiglietta non identificata al loro calice di prosecco. Come in ogni viaggio in treno, si sono ben organizzate: sono state al supermercato a comprare il vino bianco frizzante, hanno preso i calici di plastica, e ora possono guardare le mucche della pianura tedesca fuori dal finestrino facendo la loro colazione. Sono le nove del mattino e il treno Deutsche Bahn è in ritardo, ma loro ridono allegre, aggiustandosi gli occhiali da presbiti sul naso e i capelli bianchi sulla nuca. Ulla di tanto in tanto sferruzza una sciarpa di lana rosa e blu sulla quale lavora da un po’.

Imke attacca bottone con un giovane che gli ricorda il nipote Wolfgang. E’ Italiano e si chiama Giorgio, e non parla molto bene il Tedesco. Imke però muore dalla voglia di sapere se ha visitato i posti in Germania da dove vengono lei e la sua famiglia allargata, e così prende a fargli delle domande:

“Sei mai stato a Meinz?”
“No” risponde lui
“Aachen? Köln? Tübingen? Trier? Dresden?”
“No” scuote la testa lui quasi sconsolato
“E dove sei stato?”
“Sono stato a Magonza, Aquisgrana, Colonia, Tubinga, Treviri e Dresda”
Imke non conosce nessuna di queste città, e per nascondere l’imbarazzo gli offre un po’ di prosecco che lui accetta esitante.

Arrivano ad Hamburg, che il giovane Giorgio si ostina a chiamare “Amburgo”.


Ulla e Imke potrebbero visitare la filarmonica oppure la piazza del municipio, ma vanno al MiniatureWunderland. Si portano dietro Giorgio. In parte perché il suo accento è molto simpatico, e in parte perché così possono spiegare in Tedesco all’addetto dei biglietti che l’unica ragione per cui spendono quindici euro per vedere dei trenini è quella di mostrarli al nuovo amico Italiano.

Invece, lo visitano perché è bellissimo. E' il più grande modellino di treni del mondo, quasi 1500 metri quadrati, con più di 10,000 vagoni, roba che se lo vedesse Sheldon Cooper piangerebbe di gioia. Ed è ovviamente un mondo di fantasia, perché i treni sono sempre in orario. 

E quasi si emozionano anche Ulla e Imke. Appena entrate nel primo dei quattro piani del Miniature Wunderland, le due signore si mettono a sciabattare di goia con le loro Birkenstock e sorpassare i bambini per vedere i modellini dei trenini. Ci sono plastici di Hamburg, della Germania, della Svizzera e dell’Italia. 


Mentre vanno da una sala all’altra le luci si affievoliscono e tornano ad accendersi in modo alternato, per simulare i momenti del giorno e della notte.



Ci sono le persone che festeggiano e che vanno ai concerti, che fanno venire ad Ulla ed Imke quasi voglia di cantare e ballare



Ci sono anche le mucche, come quelle che Imke ed Ulla hanno visto dal finestrino del treno. "Anche io ho visto una mucca viola!" sostiene Imke, ma non è sicura se sia la verità o il prosecco. 


I plastici sono fatti molto bene e sono molto accurati, ma ciò che piace di più ad Imke e Ulla è il senso del tragico che li accompagna. Insieme alle persone che ballano, e fanno il bagno, ci sono gli incidenti con le ambulanze, gli alberi caduti sugli edifici, gli incendi che divampano. 



Ulla si diverte a schiacciare i pulsanti che stanno alla base di ogni plastico, e cos’ facendo fa crollare il palazzo Cavalli - Franchetti a Venezia e provoca una slavina sulle Alpi Svizzere. Ridono molto tutti e tre, specialmente Ulle e Imke. 


Giorgio invece si emoziona a vedere Roma perché gli ricorda casa, e sogghigna chiedendosi se ci sia Francesco o no. 



Dopo aver molto riso e fatto molte foto ai trenini, Imke propone a Giorgio di andare a mangiare qualcosa di tipico di Hamburg.
Giorgio chiede: “Mangeremo un hamburger?”
Imke non capisce la battuta ma ride lo stesso, e dice: “no, mangeremo un wurst,” e nella sua mente già spera in un currywurst.

Mentre stanno uscendo per andare a vedere i fuochi sul lago, Ulla da un ultimo sguardo ai modellini di treno. Si mette a cercare di guardare dentro ai minuscoli treni per vedere i passeggeri. Si chiede se anche li ci siano due signore di una certa età, con addosso le Birkenstock che ridono bevendo bicchieri di prosecco, come si trovano sempre su ogni treno di Deutsche Bahn. E chissà se hanno delle miniature delle minuscole bottiglie di alcol che si portano sempre dietro. 




4 commenti:

  1. Posso dire che a me un posto del genere piacerebbe da morire?

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  2. Ma anche in Germania come in Belgio le mucche stanno sdraiate per terra? (Io sospetto abbiano il latte piu' denso delle mucche italiane. Pure lo yogurt e' diverso)

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    1. Ma ovunque si sdraiano, no? O mi dici che in alcuni posti non lo fanno?

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