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martedì 13 febbraio 2018

Karneval

Wolfgang Raderbauer è eccitato e nervoso. Per la prima volta nei suoi tredici anni di vita potrà andare al Rosenmontag, il giorno più eccitante del Carnevale, senza i genitori. Invita gli amici Jens e Ulf e iniziano a prepararsi per il Carnevale nella taverna.

Ulf, che fa la terza media e pesa novantacinque chili, si veste da Ninfa del Reno. Jens, che è di costituzione corporea quadrata, non ha collo, e ha uno sguardo perennemente incazzato, si veste da unicorno Pummel. Questo perchè hanno pienamente compreso la funzione antropologica del Carnevale: sovvertire l'ordine sociale. Vestirsi da ciò che non si sarà mai. Il vecchio si veste da giovane, il povero da ricco, l'uomo da donna, il Tedesco da persona festaiola che fa caciara.

Wolfgang, invece, pensa che il Carnevale serva per rafforzare i ruoli sociali, per aiutare a tracciare la strada verso il futuro. Cosi' si veste da uomo rubizzo con i sandali e le calze che di lavoro fa il burocrate. E, per completare il costume, apre una birra presa dal frigo di casa e la offre ai due amici. 

Mentre sorseggiano la birra aspettando che arrivi il momento di uscire, Wolfgang, Jens, e Ulf ascoltano delle canzoni che li mettano nel mood giusto.

La prima è Was wollen wir trinken, che sembra una ballata medievale che parla di cavalieri ed imprese eroiche, ma parla in realtà di gente che beve per sette giorni di seguito ed è perciò un inno del Carnevale (che dura, però, ben più di sette giorni: a Dusseldorf inizia l'11 Novembre, per dire)

La seconda è Aber Bitte mit Sahne, una canzoncina allegra che parla di quattro donne che, dopo aver mangiato molte torte, muoiono. Wolfgang, Ulf, e Jens ridono di gusto perché questo è il tipo di umorismo che gli piace.

La terza è Griechischer Wein, dello stesso autore della canzone di prima.  Con una musica che assomiglia vagamente al Sirtaki, la canzone parla di Greci emigrati in Germania che sono nostalgici e bevono il vino greco. Nonostante sia un tristissimo inno di tutti noi expat che viviamo a Mordor calandoci di pasticche di Vitamina D, i tre ragazzi ridono perché parla di vino e di Grecia e così pensano alle vacanze.

Dopo aver ascoltato le canzoni, escono di casa per seguire la parata di Rosenmontag. Jens e Ulf si infilano nella gonnella da ninfa e nella tutona da Pummel numerose lattine di birra. Wolfgang prende il carretto che i suoi genitori di solito usano per trascinare in giro la sorellina Ottilie e lo riempie di bottiglie di birra Fiege.

In città c'è fermento e gioia. Grandi e piccini ballano e cantano aspettando la parata, lanciando coriandoli, e bevendo birre. Ci sono persone vestite da drago, da topi e pezzi di formaggio, da principi e antichi Romani. 




Alcuni sono perfino vestiti da coltivatori diretti della Renania Palatinato (per quanto è quasi impossibile stabilire se questi ultimi siano mascherati oppure no)


Inizia la parata, e ogni carro ha un diverso tema. C'è la barca dei pirati e il castello. Ci sono i Romani e i Vichinghi. C'è Vladimir Putin e Donald Trump, perchè il Carnevale è anche ricordarci che il mondo al di fuori della satira può essere orrendo. 





E c'è anche il Signore degli Anelli, che a Mordor si trova benissimo.



C'è pure Karl Marx, che adorerebbe essere ancora vivo per potersi ubriacare al Rosenmontag vestito da povero che lavora davvero.


Da ogni carro vengono lanciate le kamelle, dolcetti di ogni foggia e gusto, e anche piccoli giocattoli di plastica. E' quasi impossibile, tuttavia, distinguere le caramelle dai giocattoli dopo averli assaggiati. 

C'è musica e allegria, e i tre amici ballano felici bevendo le loro birre. La loro goia, però, non dura tantissimo: mentre Jens e Ulf, grazie alla stazza, resistono bene l'alcol, il minuto Wolfgang a breve è talmente ubriaco che il suo costume si muta da Tedesco che fa Festa a Tedesco che Vomita Molto. Frau Biene, la loro insegnante di matematica che balla su un carro vestita da ape assieme al marito vestito da apicoltore, si accorge di Wolfgang. Lo fa notare al marito che, sollevandolo con una mano, lo trascina fino a casa e lo deposita sullo zerbino dei Raderbauer.

Appena finisce di star male, Wolfgang indossa i suoi panni da Tedesco Mortificato ed affronta i genitori.
"Ci hai deluso" inizia Herr Raderbauer
"Moltissimo" fa eco Frau Raderbauer
"Ma... Mutti, Vati, che cosa vi aspettavate? Mi avete visto uscire con il carretto di Ottilie pieno di Fiege... pensavate che mi fossi vestito da Tedesco che fa la Carità e le distribuissi in giro?"
Herr e Frau Raderbauer scuotono la testa con disappunto e lo mandano nella sua stanza, senza cena (non che tra birra e caramelle alla plastica Wolfgang si senta di ingerire nulla)

"Che delusione" sospira di nuovo Frau Raderbauer, quando sente la porta della camera del figlio chiudersi
"Già" dice Herr Raderbauer "Io alla sua età, mai e poi mai sarei stato così male dopo solo qualche birretta"
Si scambiano però un mezzo sorriso. Il piccolo Wolfgang, pian piano, sta diventando un adulto.





(Storia inventata sulla base di storie raccontate da tedeschi... ogni riferimento a fatti, cose e persone realmente esistenti è puramente casuale) 



9 commenti:

  1. Qua al LaurentinoP38 se fa la colazione dei campioni: caffè e sambuca, cappuccino e grappa, direttamente 'n'amaro. Io guardo 'na bira piccola chiara beverina e già sto 'mbriachella, pensa che pippa che so'.

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    1. Pensa che io sono pure celiaca, bevo una birra e non solo mi ubriaco molto, ma sto pure male XD

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  2. giupy 'na vorta che se vedemio se pijamo un sorbetto ar niente.

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  3. Ma a parte questo: a me sembra una figata! :)

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    1. Lo è! E poi dicono che in Germania non ci si diverte...

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  4. Ciao! Cercavo la tua email per scriverti in privato ma non la trovo, quindi ti lascio la mia: aidipetite[chiocchiola]libero.it Scrivimi così posso risponderti per quella faccenda della lista del volontariato :)

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