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martedì 12 dicembre 2017

Frau Holle

I bambini Tedeschi devono imparare fin da piccoli che la vita e' dura, che a Mordor non c'e' mai il sole e che gli Orchi possono mangiarti ogni minuto. Quindi niente fiabe con il finale edulcorato alla Disney: la Sirenetta si dissolve dopo aver tentato invano di sposarsi con uno di un'altra razza (non si fa, stolta), Biancaneve muore tragicamente dopo quel breve episodio di necrofilia (non si fa, stolta), e Hansel e Gretel arrostiscono viva la strega cattiva (questo si fa, pampini).

Il Natale ha una speciale fiaba di quegli allegroni dei Fratelli Grimm: Frau Holle.



La storia inizia con un setting molto originale e mai sentito prima: una donna ha due figlie, una naturale e una figliastra frutto di un precedente matrimonio del marito. La figlia naturale e' brutta e pigra, mentre l'altra e' bella e laboriosa. La matrigna ordina alla figliastra bella di lavorare e tessere, ovvero - orrore massimo! - la fa vivere come un membro del proletariato. E ricordiamo la morale delle favole: non importa che tu sia buono o cattivo, bello o brutto, l'importante e' non essere POVERI che il lavoro fa schifo.

La figlia bella si mette cosi' a tessere seduta su un pozzo, finche' non le cade dentro l'arcolaio. Ora, direi che e' un'idiota, ma io la settimana scorsa ho versato dell'acqua sul mio MacBookAir uccidendolo per sempre, quindi non mi permetto di essere troppo critica. La matrigna cattiva obbliga la figliastra a buttarsi nel pozzo per riprenderlo e lei lo fa, perche' si sa, l'unica cosa peggiore dell'essere un membro del proletariato e' essere una giovane donna che si ribella a delle richieste sadiche e idiote. 

Nel pozzo la figlia bella scopre che c'e' un mondo intero, un po' stile Alice nel Paese delle Meraviglie ma senza Stregatto e senza quelle bottigliette del "bevimi" chiaramente piene di droga. La fanciulla si trova davanti ad un forno con dentro delle pagnotte che le chiedono di essere sfornate. Senza stupirsi per il fatto che le pagnotte parlino, la ragazza fa subito cio' che le viene chiesto, sempre per quella cosa di cui sopra che non sta bene dire no. Allo stesso modo, trova delle mele che le chiedono di essere colte e lei lo fa. Leggendo questi sviluppi della storia, ci si chiede se forse anche in questo caso la ragazza avesse trovato delle bottigliette con allucinogeni.



Poi la ragazza incontra Frau Holle, una sorta di strega dai denti affilati che le chiede di diventare la sua serva, perche' si sa, la serva e' l'unico lavoro che si addice alle ragazze per bene. Ovviamente la fanciulla dice "si" dal momento che e' l'unica cosa che sa fare. Tuttavia, un po' la capisco, perche' Frau Holle e' una sorta di divinita' nordica tipo Odino e Thor, che spadroneggia negli inferi e tutto sommato mi pare molto figa.

Frau Holle ha una casa con molti letti e nessun ospite, quindi e' un po' forever alone. Nonostante cio', chiede alla ragazza di sbattere tutti I giorni I piumini con cura. Nello sbattere I piumini, le piume che cadono diventano neve (e qui io sono confusissima: ma se stavano sottoterra nel pozzo, da dove arriva la neve?). Ad ogni modo, la prossima volta che vi lamentate del fatto che non ci sia piu' la neve di una volta prendetevela con I piumini sintetici IKEA.



Ad un certo momento succede una cosa incredibile nella fiaba: la ragazza scopre di avere una volonta' sua e dice qualcosa che non sia "si": spiega a Frau Holle di aver nostalgia di casa. Infatti, chi non vorrebbe tornare da una matrigna che ti sfrutta e ti chiede di buttarti nel pozzo? Frau Holle accontenta la ragazza e la fa tornare coperta d'oro, e da quel momento ogni volta che apre bocca produce oro (e noi tutti che pensavamo che cio' che ci impediva di limonare alle medie fosse l'apparecchio fisso).

Visto cio', la matrigna si ingelosisce e decide di buttare nel pozzo pure la figlia brutta e pigra perche' anche lei sia coperta d'oro. La figlia salta nel pozzo sempre per quella cosa che non si dice mai di no, ma poi si rifiuta di ascoltare le pagnotte e le mele. Quindi prima lezione: quando in preda alle allucinazioni della droga degli oggetti inanimati di dicono di fare qualcosa, tu fallo. Poi arriva da Frau Holle e inizia a lavorare, ma e' pigra. E qui la seconda lezione: se hai la sfiga di essere donna, almeno cerca di essere una buona sguattera. Frau Holle cosi' la licenzia e come trattamento di fine rapporto la manda a casa coperta di pece. In piu', ogni volta che apre bocca esce un rospo (e mi auguro almeno fosse un principe, o meglio, fosse allucinogeno se leccato).

Frau Holle ricompare nel periodo di Natale per l'avvento, che e' molto sentito in Germania e celebrato con candele e decorazioni. Nella deliziosa cittadina di Hattingen, un edificio e' decorato come un immenso calendario dell'avvento, e Frau Holle ogni giorno alle cinque esce ad aprire una casellina. 



Poi racconta la storia e canta mentre intorno c'e' gelo e freddo e neve, e I bambini stanno tutti li ad ascoltarla per un tempo interminabile congelandosi i nasini. Infine Frau Holle, che vedete nella foto qui sotto mentre esce dalla finestra, sbatte un piumino da cui scendono dei brillantini bianchi e anche delle monete di cioccolato. I bambini si ammassano, alcuni riescono ad afferrare le monetine in mano, mentre altri se le prendono in faccia producendo un TONF! vigorosissimo.



Ma sono tutti contenti: pure quelli con il bozzo in testa hanno imparato che la vita a Mordor e' tanto dura, e non piangono, perche' le storie a cui sono abituati gli ha insegnato ad essere dei piccoli Vichinghi. Mentre noi, con I nostri film Disney, siamo una massa di piagnoni freddolosi che Frau Holle ricoprirebbe di pece. 

Buon Natale a tutti, e speriamo che anche quest'anno nessuno vi lanci in un pozzo.

(Materiale per il post preso da Wikipedia e da un sito a caso, oltre da quel pochissimo che ho capito da sola) 




6 commenti:

  1. Ricordo benissimo la figura della sorella pigra che tornava ricoperta di pece e sputando rospi.
    E ora che ci penso, magari c'era un senso nel fatto che i miei mi regalassero i libroni illustrati dei fratelli Grimm: desideravano una figlia che volesse tornare a casa, costi quel che costi!
    Invece li ho fregati, mi sa.
    Comunque com'è che in Italia non esiste nessun personaggio che si affaccia alle finestre lanciando monete?!?

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    1. Perche' se I bambini italiani si pigliano le monete in testa come fanno i bambini tedeschi piangono a non finire...

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  2. Ma soprattutto: sto pozzo dove sta? Perché ecco, anche io sbatto piumini per un po' se poi torno a casa e quando parlo esce oro della mia bocca!

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  3. Da bambina le favole dei fratelli Grimm mi angosciavano...ma anche ora non mi fanno un gran bell'effetto...sono proprio un'italianissima smidollata...
    Mila

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