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venerdì 10 febbraio 2017

Ascanio

La Germania e' un posto multiculturale. Molto piu' del Colorado,  dove sono tutti bianchi come orsi polari albini che bevono latte in una tempesta di neve guardando "Frozen" (credits to Fuller House per la citazione).

Ora, la mia conoscenza della societa' e cultura tedesca e' piuttosto limitata, pertanto non mi arrischiero' a dare la mia soggettiva (per quanto sempre apprezzatissima) opinione sull'integrazione multiculturale e multireligiosa in Germania. La mia esperienza si basa infatti sulla limitata osservazione del centro culturale libanese e del barbiere turco sotto casa (che mi ha permesso tuttavia di comprendere che ci sono uomini che si tolgono i peli dalla faccia con il filo, cosa per cui non mi lamentero' mai piu' di una ceretta)

Il posto dove lavoro e' pero' un piccolo microcosmo dove imparo molto sulle altre culture e dove posso conoscere gente da tutto il mondo, come per esempio svariati Iraniani. Contrariamente a quanto faccio di solito in questo blog (chi, io?) invece di alimentare gli stereotipi sulle altre culture li sfatero'.

Gli Iraniani, diversamente da quanto si dica di solito, sono molto simili a noi. Io per esempio mi sono fatta passare per Iraniana una volta che volevo incontrare Azar Nafisi, una delle mie scrittrici preferite, dopo un suo talk in Colorado.  Azar Nafisi e' ancora li che se la ride al pensiero di quella giovane stalker che si e' mischiata ad un gruppo di Americani-Iraniani ed e' andata a parlarle e, ad una sua cordiale domanda in Farsi, ha risposto "Scusa?" ed e' scappata.

Questo libro e' molto bello pero', leggetelo

Proprio come i Lombardi, gli Iraniani amano il riso con lo zafferano. Apparentemente lo zafferano iraniano e' molto buono e pregiato, meglio, per esempio, di quello Palestinese (e qui ho percepito certe rivalita' in cui ho deciso di non addentrarmi). L'unica differenza tra Milano e Teheran e' che mentre noi il riso lo vogliamo con l'onda, in Iran e' molto apprezzata la parte bruciacchiata sul fondo della pentola, che ha anche un nome specifico, "Tadig" (qui potrei aver completamente sbagliato lo spelling, ma alcuni blog di cucina lo riportano cosi').

Il mio collega iraniano ha spiegato il Tadig dicendo "Noi Iraniani non siamo grandi inventori, ma abbiamo inventato una macchina per il riso che crea appositamente il Tadig" (praticamente la parte che noi buttiamo. Qui li prenderei in giro se non fosse che PURE IO amo fare il riso in pentola e grattare il fondo, rendendo oltretutto difficilissima la pentola da pulire. Devo lasciarla giorni nel lavandino fingendo di lavarla finche' il mio moroso non si mette a grattarla al mio posto)

Poi il collega ha continuato "Ai matrimoni, per esempio, tutti si azzuffano attorno al riso per accaparrarsi il Tadig, e una volta ho visto una sposa rompersi un dente nell'azzannare il Tadig" (Ovvero: come rendere il tuo giorno memorabile ASSOLUTAMENTE memorabile).

Ci sono altre cose in cui noi e gli Iraniani siamo simili. Come il cinema, per esempio. Voi potreste pensare che i film iraniani ora sono sempre censurati e fanno vedere solo donne velate. Che e' vero, eh. La mia collega raccontava che censurano pure i film Disney - tipo Robin Hood - perche' sono troppo erotici. Robin Hood, capito? Sono VOLPI.

E Lady Marian porta l'hijab

Pero', il cinema Iraniano pre-1979 era molto simile a quello italiano. Ho visto degli spezzoni e delle locandine e mi e' stato detto che i principali temi cinematografici erano 1) Sederi 2) Tette 3) Alcol 4) Uomini che si azzuffano.
Praticamente Natale a Teheran fatto da Boldish e DeSicah

Preso da qui

Nonostante io non abbia una particolare cultura cinematografica iraniana, posso immaginare la veridicita' di quest'affermazione guardando i video di Sharham Shabpareh.
Cosa, non lo conoscete?
Ma CERTO che lo conoscete, e' quello della canzone di Ascanio (non ditemi che sono l'unica a passare il mio tempo libero a guardare questi video)

Guardatevi il video che senno' non mi capite il post

Ho chiesto ai colleghi iraniani se Sharham Shabpareh fosse famoso e gli ho spiegato della parodia (perche' io si che so farmi amare). Apparentemente e' una star del pop, ora vive a Los Angeles e continua ad essere un idolo indiscusso della comunita' Iraniana. Cosi' alla festa di fine semestre l'abbiamo ballato, e ho scoperto che la parte che sembra tarantella nella canzone in realta' serve per fare una tipica danza iraniana (che la mia collega eseguiva con grazia ed eleganza, e io come l'Ippopotamo di Fantasia).

Apparentemente c'e' pure una citta' iraniana che assomiglia a Napoli, ma di quella parlero' nelle prossime puntate.


(Non ditelo a Trump. No davvero. L'anno prossimo ho in progetto un viaggio negli USA e, se scopre che siamo cosi' simili agli Iraniani poi banna pure gli Italiani. Aggiungendo che ho pure scaricato musica araba per il karaoke, temo davvero per le mie future ESTA)

Buon otto di Gennaio!

8 commenti:

  1. In compenso il cinema iraniano post 1979 è in qualche modo legato al cinema italiano neorealista (o forse no, ma suona figo scriverlo :-)).

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  2. Io credo che uscirei pazza per il Tadig.. è la mia parte preferita del riso :D

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  3. Io adoro il riso... ma proprio tanto... ma io cosa sia questo Tadig (anche nella versione italiana) non lo so proprio!!! ;)
    E comunque... non passa 8 gennaio senza che io non posti "Lascia entrare Ascanio..." ;)

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    1. Bravissima! Allora non sono l'unica fan di Ascanio...

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  4. Ascanio! Che ricordi! :D
    Io comunque ti voglio consigliare anche quest'altra perla persiana, ormai fissa nelle mie playlist dall'epoca in cui abitavo in Turchia e la tv passava questi canali musicali interessanti!
    Pujan ft Saeed Panteer
    https://www.youtube.com/watch?v=IcCvJHYldZk&index=56&list=PL1742302B759A2C58
    E' o non è una canzone giustissima? :D

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  5. E' diventata la mia canzone preferita (e il video, anche)

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