Ho deciso che il mio tempo su questa terra e' segnata da una missione. Sara' forse una missione di importanza secondaria, ma cio' non toglie che mi ci dedichero' anima e corpo.
Questa missione e' SFATARE I MITI sulla Germania. Terra pulita, ordinata, con i treni puntuali, bionde che ti portano boccali di birra vestite da Tirolesi? NO. O forse in qualche angolo di Germania tutto cio' accade, ma non qui. Per semplificare la vita, ho creato l'etichetta TedeschiNonCeLaFanno.
E non fraintendetemi. Io non sono una di quelle persone che si lamenta. Sono una di quelle bipolari che e' piuttosto soddisfatta della propria esistenza ma, al contempo, ogni mattina esce di casa e trova un motivo per dire "Angela, la Germania fa schifo."
(Angela non e' una persona che odio davvero, ma mi piace dare un volto al mio spirito anti-Germania, e usarla come capro espiatorio per le mie frustrazioni con il popolo teutonico)
Nella mia missione punto a spiegare che la Germania e' una disorganizzata Italia con il tempo piovoso e senza pizza. E vi daro' un esempio concreto della disorganizzazione dei Tedeschi.
Esempio concreto
Giupy decide di andare al concerto di Goran Bregovic a Dusseldorf, che tanto le piace. Purtroppo Giupy e' una cretina, ha cambiato tre case e due continenti in due mesi, e i suoi neuroni ne hanno sofferto. Quindi ha comprato i biglietti ma li ha persi. Calcolando che non si ricorda neanche i nomi delle persone che le stanno attorno, la cosa non e' sorprendente.
A questo punto Giupy pensa che, essendo i biglietti numerati e avendo lei l'email con la conferma e il numero d'ordine, non dovrebbe essere complicato farsene spedire un'altra copia (lasciamo stare un bel PDF via mail con codice a barre da stamparsi, che sarebbe TROPPO). Guarda sul sito della compagnia che vende i biglietti e scopre che bisogna contattare il servizio clienti.
Purtroppo, Giupy non aveva fatto i conti con il fatto che sta in Germania. Cosi' ha telefonato al numero del servizio clienti e una voce registrata spiegava che nessun operatore era libero (o forse che le truppe stavano invadendo la Polonia, il mio studio del Tedesco non sta procedendo proprio bene). Questo e' andato avanti per 48 ore.
Giupy scrive una mail al servizio clienti, che e' stata ugualmente ignorata. Giupy va in un ufficio locale che vende gli stessi biglietti e le spiegano che non possono aiutarla perche' non aveva preso i biglietti li. Le danno un altro numero che - surprise! - era sempre occupato.
Cosi' Giupy la media scholar ha un'intuizione, e decide di mettersi a scrivere messaggi su Twitter e Facebook alla compagnia dei biglietti. Dopo un giorno, per magia arriva un messaggio di Facebook, che farfuglia la possibilita' di riavere i biglietti, o forse no. Pero' manderanno una mail.
La mail arriva, con un documento allegato. Giupy prende a saltare come un topo tarantolato dalla gioia per poi accorgersi che quelli non erano i biglietti, ma una UNCONFIRMED CONFIRMATION del fatto che i biglietti erano stati comprati. La persona spiegava che per entrare la UNCONFIRMED CONFIRMATION non andava bene, ci voleva una CONFIRMED CONFIRMATION che poteva dare solo il promoter.
La CONFIRMED CONFIRMATION (giuro, io spero che sia stato il Google Translator, o almeno che il tipo si sia sentito un po' pirla a scrivere questa cosa) e' arrivata dopo un paio di telefonate al promoter, trovato con una ricerca in Google, e una mail.
Alla fine, comunque, il concerto di Goran Bregovic e' stato bellissimo.
L'appunto che mi sono fatta e' che i Tedeschi sono terribilmente disorganizzati per quanto riguarda le unconfirmed confirmations, ma per alcune cose sono intransigenti: sul biglietto c'era scritto che il concerto iniziava alle sette e noi, da bravi italici, alle sette stavamo ancora facendo l'aperitivo dicendo "massi', tanto iniziera' per davvero alle nove".
Cosi' sono arrivata in ritardo al concerto. Che, per la cronaca, alle nove e' finito.
Arrivare a casa dopo un concerto e aver tempo di bersi la tisanina, non ha prezzo
Questa missione e' SFATARE I MITI sulla Germania. Terra pulita, ordinata, con i treni puntuali, bionde che ti portano boccali di birra vestite da Tirolesi? NO. O forse in qualche angolo di Germania tutto cio' accade, ma non qui. Per semplificare la vita, ho creato l'etichetta TedeschiNonCeLaFanno.
E non fraintendetemi. Io non sono una di quelle persone che si lamenta. Sono una di quelle bipolari che e' piuttosto soddisfatta della propria esistenza ma, al contempo, ogni mattina esce di casa e trova un motivo per dire "Angela, la Germania fa schifo."
(Angela non e' una persona che odio davvero, ma mi piace dare un volto al mio spirito anti-Germania, e usarla come capro espiatorio per le mie frustrazioni con il popolo teutonico)
Vi ho parlato della passione per EU Balls no?
Nella mia missione punto a spiegare che la Germania e' una disorganizzata Italia con il tempo piovoso e senza pizza. E vi daro' un esempio concreto della disorganizzazione dei Tedeschi.
Esempio concreto
Giupy decide di andare al concerto di Goran Bregovic a Dusseldorf, che tanto le piace. Purtroppo Giupy e' una cretina, ha cambiato tre case e due continenti in due mesi, e i suoi neuroni ne hanno sofferto. Quindi ha comprato i biglietti ma li ha persi. Calcolando che non si ricorda neanche i nomi delle persone che le stanno attorno, la cosa non e' sorprendente.
A questo punto Giupy pensa che, essendo i biglietti numerati e avendo lei l'email con la conferma e il numero d'ordine, non dovrebbe essere complicato farsene spedire un'altra copia (lasciamo stare un bel PDF via mail con codice a barre da stamparsi, che sarebbe TROPPO). Guarda sul sito della compagnia che vende i biglietti e scopre che bisogna contattare il servizio clienti.
Goran Bregovic, che e' molto bravo. Andate ad un suo concerto. Ma non perdete i biglietti
Giupy scrive una mail al servizio clienti, che e' stata ugualmente ignorata. Giupy va in un ufficio locale che vende gli stessi biglietti e le spiegano che non possono aiutarla perche' non aveva preso i biglietti li. Le danno un altro numero che - surprise! - era sempre occupato.
Cosi' Giupy la media scholar ha un'intuizione, e decide di mettersi a scrivere messaggi su Twitter e Facebook alla compagnia dei biglietti. Dopo un giorno, per magia arriva un messaggio di Facebook, che farfuglia la possibilita' di riavere i biglietti, o forse no. Pero' manderanno una mail.
La mail arriva, con un documento allegato. Giupy prende a saltare come un topo tarantolato dalla gioia per poi accorgersi che quelli non erano i biglietti, ma una UNCONFIRMED CONFIRMATION del fatto che i biglietti erano stati comprati. La persona spiegava che per entrare la UNCONFIRMED CONFIRMATION non andava bene, ci voleva una CONFIRMED CONFIRMATION che poteva dare solo il promoter.
La CONFIRMED CONFIRMATION (giuro, io spero che sia stato il Google Translator, o almeno che il tipo si sia sentito un po' pirla a scrivere questa cosa) e' arrivata dopo un paio di telefonate al promoter, trovato con una ricerca in Google, e una mail.
Alla fine, comunque, il concerto di Goran Bregovic e' stato bellissimo.
Un grande classico sempre ballabile
L'appunto che mi sono fatta e' che i Tedeschi sono terribilmente disorganizzati per quanto riguarda le unconfirmed confirmations, ma per alcune cose sono intransigenti: sul biglietto c'era scritto che il concerto iniziava alle sette e noi, da bravi italici, alle sette stavamo ancora facendo l'aperitivo dicendo "massi', tanto iniziera' per davvero alle nove".
Cosi' sono arrivata in ritardo al concerto. Che, per la cronaca, alle nove e' finito.
Arrivare a casa dopo un concerto e aver tempo di bersi la tisanina, non ha prezzo
Comunque, se ti può consolare, anche qui per qualsiasi cosa i servizi clienti ti ignorano, ma quando cominci a scrivere sulla pagina Facebook, sarà che hanno il terrore di fare cattiva figura, improvvisamente ti considerano!
RispondiEliminaSi infatti, hanno solo paura delle conseguenze :)
EliminaThank you for writinng this
RispondiElimina