Nella ridente Mordor dove vivo tutto è chiuso la domenica.
La cosa mi rende felice.
Mi fa felice, OVVIAMENTE, per una questione di giustizia sociale e solidarietà. Non mi fa piacere per il fatto che ogni cavolo di sabato in cui vorrei stare a casa a fare ciò che preferisco, cioè nulla, devo invece trascinarmi a fare la spesa e poi, PUNTUALMENTE, la domenica mi rendo conto di non aver comprato carta igienica e olio do oliva, e mangio verdure fritte nell'olio di colza lasciato dall'inquilina precedente mentre cerco i tovaglioli con scritto "Buon Compleanno" della mia ultima festa.
Non avessi una coscienza, mi getterei felice in quell'opulenza capitalistica di Stati Uniti e Giappone per cui si può comprare qualsiasi cosa a qualsiasi ora. Andare la domenica sera a comprare l'Häagen-Dazs al te verde o rimpinzarsi di kit kat ad un 7-Eleven dopo una serata fuori è BELLO, non so come metterlo in altri termini.
PERO', mi pare giusto lasciare che la gente non lavori il week end.
Lo dico da persona privilegiata, che dopo essersi fatta un po' il mazzo a studiare (comunque senza mai lavorare un giorno in miniera, ecco), ora può tranquillamente fare gli orari che vuole.
Giusto per farvi venire invidia, io il lunedì a volte mi alzo alle 8, decido di stare a letto un'altra mezzora, poi faccio colazione a letto guardando la pioggia sulla finestra e, calda e felice e piena di caffè, penso alla gente meno fortunata di me che in quel momento sta facendo qualcosa di utile e produttivo.
Da questa prospettiva, capirete che mi viene difficile dire "oh bè, vorrei proprio che gli Indiani del negozietto sotto casa stessero aperti pure la domenica, perché tutto sommato vedere la gente che lavora per me quando io non faccio un cavolo è la cosa più vicina all'avere dei servi che possa provare" e poi tornare a mangiare le mie ostriche.
Ovviamente, conosco gente a cui piace lavorare anche i week end, suppongo perché adorino avere delle scuse pronte per evitare gli inviti a pranzo dei suoceri la domenica. Queste persone di solito infatti scelgono dei tipi di lavoro per cui BISOGNA lavorare il week end, tipo cuochi o infermieri o receptionist in albergo.
Sono molto grata a questa gente che SCEGLIE di fare questi lavori (anche se io ho un gruppo di amiche che ho visto tutte assieme l'ultima volta nel 2016, mannaggia ai lavori su turni). Però credo sia anche giusto limitare lo scazzo della gente che scegliere non può e che si ritrova costretta a lavorare un po' quando glielo chiedono. Per esempio, io che ho studiato quello che mi pareva e mi sono scelta un lavoro ho potuto decidere che tipo di orari volevo fare. Mio cugino che fa l'infermiere e ha studiato per farlo l'ha fatto con la consapevolezza che aveva la scusa pronta per saltare ogni singolo pranzo di Natale con imbarazzanti interrogatori dei parenti sulla sua situazione sentimentale. Il poraccio che a scuola non c'è andato perchè non aveva soldi, che è arrivato dalla Siria/Senegal/Somalia (aggiungi Paese a caso, anche non con la "S") e a cui la laurea in ingegneria non è stata riconosciuta, non può permettersi il lusso di scegliere. Va a lavorare al supermercato e fa gli orari che gli dicono. Magari la domenica vorrebbe pure passarla con i suoi figli, o a giocare a cricket, o a farsi le canne sul divano come tutti noi, però non può.
Quindi il mio bermi l'olio di colza e usare i tovaglioli delle mie feste passate in bagno è un modo per essere solidale con questa gente.
Perché alla fine pure loro si meritano dei week end, e io non ho tutto questo bisogno bruciante di comprare mutande, farmi le unghie, e portare ad aggiustare il telefono alle sette della domenica mattina.
Bochum (o Mordor, il suo nome più calzante), però, talvolta porta tutto ciò all'estremo.
La domenica la città si svuota e, nel camminare per le strade deserte, si sente un fruscio.
Di solito quando lo percepisco corro a casa, ma sono quasi sicura siano gli Zombie che stanno uscendo dalle fessure della strada.
Infatti Mordor è costruita su una miniera, grande quanto tutta la città, e ogni tanto nel costruire le case si aprono delle voragini.
Spesso mi immagino che la domenica non ci sia in giro nessuno perché gli Zombie, usciti da queste miniere abbandonate, abbiano mangiato i cervelli di tutti gli abitanti della città pucciandoli nella salsa curry.
Invece, la ragione è che tutto è chiuso.
Non solo i negozi e gli uffici, ma anche i bar, i ristoranti, i café.
Deserto cosmico, con la sola eccezione delle pompe di benzina che vendono di tutto, dall'olio alla carta igienica, e fanno affari d'oro.
E l'Apocalisse Zombie non si limita alla domenica, ma, in alcuni casi, a tutto il week end.
Un sabato a pranzo volevo andare a mangiare con un'amica in un pub che è generalmente aperto anche a mezzogiorno. Ma il sabato, SOLO IL SABATO, quando la gente ha giustamente più tempo, apre solo il pomeriggio.
E' stato molto difficile trovare un posto dove sederci.
Poi la mia amica doveva organizzare un viaggio per il giorno dopo. Constatato che il bus per la stazione, essendo domenica, non c'era, ha chiamato una compagnia di taxi.
Che, OVVIAMENTE, le hanno detto di attaccarsi al tram (letteralmente) perché loro, la domenica, non lavorano.
La morale? Che io sono solidale con i lavoratori e secondo me è sbagliato tenere aperti servizi commerciali che non sono necessari, ma ho delle domande:
-Abitanti di Mordor, ma a voi proprio fare i soldi vi fa schifo? E apritemi il pub il sabato, che vi pago, suvvia
-Abitanti di Mordor, ma voi come ci andate in giro la domenica?
-Abitanti di Mordor, ma voi la domenica che fate?
A giudicare dall'alto numero di sexy shop e di bambini che ci sono in Germania, la risposta alle ultime due domande potrebbe essere che gli abitanti di Mordor stanno a casa, e sanno benissimo come divertirsi senza negozi o ristoranti aperti.
E poi così, quando gli Zombie escono dalle buche, non trovano nulla da mangiare.
Più amore, meno capitalismo.
La cosa mi rende felice.
Mi fa felice, OVVIAMENTE, per una questione di giustizia sociale e solidarietà. Non mi fa piacere per il fatto che ogni cavolo di sabato in cui vorrei stare a casa a fare ciò che preferisco, cioè nulla, devo invece trascinarmi a fare la spesa e poi, PUNTUALMENTE, la domenica mi rendo conto di non aver comprato carta igienica e olio do oliva, e mangio verdure fritte nell'olio di colza lasciato dall'inquilina precedente mentre cerco i tovaglioli con scritto "Buon Compleanno" della mia ultima festa.
Non avessi una coscienza, mi getterei felice in quell'opulenza capitalistica di Stati Uniti e Giappone per cui si può comprare qualsiasi cosa a qualsiasi ora. Andare la domenica sera a comprare l'Häagen-Dazs al te verde o rimpinzarsi di kit kat ad un 7-Eleven dopo una serata fuori è BELLO, non so come metterlo in altri termini.
PERO', mi pare giusto lasciare che la gente non lavori il week end.
Lo dico da persona privilegiata, che dopo essersi fatta un po' il mazzo a studiare (comunque senza mai lavorare un giorno in miniera, ecco), ora può tranquillamente fare gli orari che vuole.
Giusto per farvi venire invidia, io il lunedì a volte mi alzo alle 8, decido di stare a letto un'altra mezzora, poi faccio colazione a letto guardando la pioggia sulla finestra e, calda e felice e piena di caffè, penso alla gente meno fortunata di me che in quel momento sta facendo qualcosa di utile e produttivo.
Da questa prospettiva, capirete che mi viene difficile dire "oh bè, vorrei proprio che gli Indiani del negozietto sotto casa stessero aperti pure la domenica, perché tutto sommato vedere la gente che lavora per me quando io non faccio un cavolo è la cosa più vicina all'avere dei servi che possa provare" e poi tornare a mangiare le mie ostriche.
Ovviamente, conosco gente a cui piace lavorare anche i week end, suppongo perché adorino avere delle scuse pronte per evitare gli inviti a pranzo dei suoceri la domenica. Queste persone di solito infatti scelgono dei tipi di lavoro per cui BISOGNA lavorare il week end, tipo cuochi o infermieri o receptionist in albergo.
Sono molto grata a questa gente che SCEGLIE di fare questi lavori (anche se io ho un gruppo di amiche che ho visto tutte assieme l'ultima volta nel 2016, mannaggia ai lavori su turni). Però credo sia anche giusto limitare lo scazzo della gente che scegliere non può e che si ritrova costretta a lavorare un po' quando glielo chiedono. Per esempio, io che ho studiato quello che mi pareva e mi sono scelta un lavoro ho potuto decidere che tipo di orari volevo fare. Mio cugino che fa l'infermiere e ha studiato per farlo l'ha fatto con la consapevolezza che aveva la scusa pronta per saltare ogni singolo pranzo di Natale con imbarazzanti interrogatori dei parenti sulla sua situazione sentimentale. Il poraccio che a scuola non c'è andato perchè non aveva soldi, che è arrivato dalla Siria/Senegal/Somalia (aggiungi Paese a caso, anche non con la "S") e a cui la laurea in ingegneria non è stata riconosciuta, non può permettersi il lusso di scegliere. Va a lavorare al supermercato e fa gli orari che gli dicono. Magari la domenica vorrebbe pure passarla con i suoi figli, o a giocare a cricket, o a farsi le canne sul divano come tutti noi, però non può.
Quindi il mio bermi l'olio di colza e usare i tovaglioli delle mie feste passate in bagno è un modo per essere solidale con questa gente.
Perché alla fine pure loro si meritano dei week end, e io non ho tutto questo bisogno bruciante di comprare mutande, farmi le unghie, e portare ad aggiustare il telefono alle sette della domenica mattina.
Bochum (o Mordor, il suo nome più calzante), però, talvolta porta tutto ciò all'estremo.
La domenica la città si svuota e, nel camminare per le strade deserte, si sente un fruscio.
Di solito quando lo percepisco corro a casa, ma sono quasi sicura siano gli Zombie che stanno uscendo dalle fessure della strada.
Infatti Mordor è costruita su una miniera, grande quanto tutta la città, e ogni tanto nel costruire le case si aprono delle voragini.
Spesso mi immagino che la domenica non ci sia in giro nessuno perché gli Zombie, usciti da queste miniere abbandonate, abbiano mangiato i cervelli di tutti gli abitanti della città pucciandoli nella salsa curry.
Invece, la ragione è che tutto è chiuso.
Non solo i negozi e gli uffici, ma anche i bar, i ristoranti, i café.
Deserto cosmico, con la sola eccezione delle pompe di benzina che vendono di tutto, dall'olio alla carta igienica, e fanno affari d'oro.
E l'Apocalisse Zombie non si limita alla domenica, ma, in alcuni casi, a tutto il week end.
Un sabato a pranzo volevo andare a mangiare con un'amica in un pub che è generalmente aperto anche a mezzogiorno. Ma il sabato, SOLO IL SABATO, quando la gente ha giustamente più tempo, apre solo il pomeriggio.
E' stato molto difficile trovare un posto dove sederci.
Poi la mia amica doveva organizzare un viaggio per il giorno dopo. Constatato che il bus per la stazione, essendo domenica, non c'era, ha chiamato una compagnia di taxi.
Che, OVVIAMENTE, le hanno detto di attaccarsi al tram (letteralmente) perché loro, la domenica, non lavorano.
La morale? Che io sono solidale con i lavoratori e secondo me è sbagliato tenere aperti servizi commerciali che non sono necessari, ma ho delle domande:
-Abitanti di Mordor, ma a voi proprio fare i soldi vi fa schifo? E apritemi il pub il sabato, che vi pago, suvvia
-Abitanti di Mordor, ma voi come ci andate in giro la domenica?
-Abitanti di Mordor, ma voi la domenica che fate?
A giudicare dall'alto numero di sexy shop e di bambini che ci sono in Germania, la risposta alle ultime due domande potrebbe essere che gli abitanti di Mordor stanno a casa, e sanno benissimo come divertirsi senza negozi o ristoranti aperti.
E poi così, quando gli Zombie escono dalle buche, non trovano nulla da mangiare.
Più amore, meno capitalismo.
A Londra hanno un buon equilibrio secondo me (per esempio centri commerciali e grandi supermercati aperti solo 4-5 ore la domenica, supermercati piccoli aperti con poco staff, negozi indipendenti fanno quello che vogliono...)
RispondiEliminaResta che secondo me la cosa fondamentale e' pagare decentemente i lavoratori e avere dei turni sensati (alternati, con pause, ecc), piuttosto che dividere tra servizi essenziali e non. Perche' su infermieri e vigili del fuoco siamo tutti d'accordo, ma l'area grigia di chi per dire si occupa che vadano in onda i programmi TV, lavora al casello autostradale, al banco informazioni del museo, fa funzionare Facebook...? Devono lavorare o no?
Sul fatto che ci siano dei lavori in un'area grigia è fuori di dubbio. Però mi pare abbastanza chiaro che alcuni servizi non servono la domenica, tipo i negozi di vestiti. Per esempio, le poste sono chiuse la domenica, ma a nessuno verrebbe in mente di aprire (ora che lo scrivo mi viene il dubbio: le poste sono sempre chiuse di domenica, no?). Comunque si, per esempio già avere degli straordinari molto alti per chi lavora la domenica aiuterebbe...
EliminaNon lo so, non mi ha mai convinta come argomentazione perche' anche i ristoranti non sono servizi fondamentali, ma a nessuno verrebbe in mente di chiuderli la domenica... (almeno in Italia. Qui capita!)
EliminaVero, infatti nel post parlavo di possibilità di scegliere il tipo di lavoro che si vuole fare, incluso il lavorare i week end, più che di servizi fondamentali. Detto ciò, visto che io ho il lusso di non lavorare i week end mi sembra sbagliato pretendere che gli altri lo facciano; e non mi convince molto il discorso del "visto che i camerieri lavorano, allora voglio che lavorino pure i commessi di HM! Tanto vale che facciano tutti una vita del cavolo al servizio dei miei bisogni capitalistici!" Sono contenta se almeno alcuni lavoratori fanno dei turni più umani...
EliminaConcordo con Annika.
RispondiEliminaQui le chiusure domenicali non mi turbano più di tanto, sono più urtata dal fatto che tutti i ristoranti/caffè alle 15 dei giorni feriali siano già sprangati. Quando finisco il mio turno alle 15 e voglio mangiare qualcosa prima di farmi gli 83 km per tornare a casa, l'unica chance sono i cibi pronti in plastica e polistirolo del supermercato. Poi dicono che il turismo langue... chissà come mai
Infatti, i ristoranti anche in Germania spesso fanno così... boh...
EliminaQui si lavora 7 giorni su 7, ma alcuni negozi sono chiusi il lunedì (i parrucchieri) perché lavorano il sabato, anche fino a tardi (20-21); altri sono chiusi il sabato pomeriggio (i negozi di vestiti, le mercerie). I negozi sempre aperti sono i supermercati, le macellerie (fino alle 14 della domenica, poi tutti a fare l'asado, macellai inclusi) e le panetterie più grandi. E le farmacie. Ci sono dei posti aperti 24/7 che possiamo descrivere simil-Duane Reade, ma con meno assortimento di prodotti non farmaceutici.
RispondiEliminaAdesso vado che fra 3 ore ho lezione... sì, alle 10 di domenica mattina.
Dimenticavo le farmacie... se qui prendi l'influenza il sabato pomeriggio, sei fregato...
EliminaSi, anche secondo me la cosa fondamentale è pagare decentemente i lavoratori e soprattutto fare dei turni sensati. Io per esempio all'università ero contenta di lavorare solo i week end, ma facevo fatica a trovare dei lavori davvero flessibili (molte volte nei negozi lavori quando c'è bisogno, non a seconda delle tue esigenze). La cosa che mi fa supportare le chiusure domenicali è che, appunto, in molti casi è una cosa che va ad arricchire i proprietari, e i lavoratori non hanno poi questi gran vantaggi...
RispondiEliminaI film di Zombie avevano un sottotesto (non so cosa sia il sottotesto, ma dovrebbe elevare il livello del commento :-)) anticapitalista, contro la società dei consumi.
RispondiEliminaNon a caso erano attratti dai centri commerciali.
Se a Mordor i centri commerciali son chiusi, gli zombie non escono ;-)
Oppure i centri commerciali sono chiusi perchè gli Zombie già hanno mangiato il cervello alla gente. Comunque un mio amico una volta aveva scritto un articolo sostenendo che gli Zombie sono proletari e i Vampiri borghesi e mi sono innamorata di questa teoria...
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