E' abbastanza assodato che essere una donna sia, certe volte, una palla. E non mi riferisco solo al ciclo (si be', pure a quello), ma a differenze di trattamento sul lavoro, nella sfera domestica, a scuola (e qui l'elenco potrebbe continuare per moooolto a lungo).
Una delle frasi che mi e' capitato di sentire e per cui le mie orecchie ancora stanno sanguinando e' "Certo, ora le donne sono uguali agli uomini, ma e' anche diventato tutto piu' pesante perche' oltre al lavoro devono badare ai figli, alla casa... non era meglio quando facevano solo le casalinghe?"
Una delle frasi che mi e' capitato di sentire e per cui le mie orecchie ancora stanno sanguinando e' "Certo, ora le donne sono uguali agli uomini, ma e' anche diventato tutto piu' pesante perche' oltre al lavoro devono badare ai figli, alla casa... non era meglio quando facevano solo le casalinghe?"
In questa frase che fa venire orgasmi a Costanza Miriano e la pelle d'oca al resto del mondo, c'e' pero' purtroppo un po' di verita'. Certe volte essere donne e' dura perche' da noi ci si aspetta tutto: lavoro, famiglia, etc etc. E non intendo solo il "preparare la colazione per tutti" (il che spesso, purtroppo, succede), ma anche tutto quel lavoro emotivo che e' fondamentale nella societa' e che di solito e' richiesto alle donne. Il fatto di consolare gli altri, esserci quando gli amici/figli/compagni hanno bisogno, ricordarsi di compleanni/festivita' e regali... tutto questo e' prettamente collegato alla sfera femminile.
Qui
(Scrivo questo soprattutto perche' ho dimenticato il compleanno di mia madre e mi sono sentita un mostro, e mi chiedo se fosse stato diverso che fossi stato un uomo e mi fossi dimenticata il compleanno di mio padre, ma non divaghiamo).
Il fatto che le donne debbano accollarsi il lavoro emotivo delle proprie relazioni, il lavoro reale della propria carriera e tante volte pure i lavori domestici nasce da alcuni presupposti fondamentalmente sbagliati della nostra societa' che sia uomini che donne perpetuano senza accorgersene (o a volte accorgendosene, ma a me piace dare il beneficio del dubbio).
Un'altra frase che mi fa venire voglia di infilarmi la cera nelle orecchie a mo' di Ulisse con le sirene e' "Ma lui e' un uomo, non e' capace di (inserire qui a scelta: cambiare pannolini; pulire il pavimento; ricordarsi del compleanno di un amico; cucinare un risotto; indossare calzini appaiati; stirare; stare a tavola senza ruttare)".
Frasi di questo tipo sono ovviamente dannosi per le donne, perche' se i nostri padri/figli/mariti/amici con pene sono impossibilitati a compiere certe azioni, ce le dobbiamo accollare noi. E pare evidente che farci qualche parcheggio a "S" e montare l'occasionale mobile IKEA non e' uno scambio equo per il quotidiano lavare/cucinare/stirare/organizzare feste di compleanno, quindi la mancanza di gender equality la soffriamo piu' che altro noi.
Ma queste frasi sono particolarmente dannose anche per gli uomini, e non solo per le donne. Per due fondamentali motivi:
1) Connota gli uomini come esseri fondamentalmente idioti. Com'e' possibile che una persona normale non sappia pulire il pavimento? Voglio dire, basta prendere scopa e mocio, e pulire. Poi si fa un test semplice semplice: si guarda il pavimento, e se e' pulito, bene, altrimenti, si torna al punto uno. Capiamo che ammettere che il proprio marito/figlio/padre non sappia fare questa cosa e' un po' come dire "Ah, ho sposato un coglione" ed essere felice della cosa.
Vorrei portare un breve esempio di questa cosa. Un'amica mi ha raccontato di una sua amica (che io non conosco perche' - per fortuna! - vivo in una bolla femminista dove certa gente non entra) che non poteva uscire il sabato sera, perche' doveva stare a casa con la bambina piccola e il marito. Se usciva, doveva chiedere a qualcuno di curare figlia e marito.
Io non giudico senza conoscere, quindi mi sono informata:
Il marito di questa persona e' priva di arti? E' in coma?
Avendo avuto una risposta negativa ad entrambe, mi sono permessa di dire che questa coppia e' formata da decerebrati, perche' una donna non dovrebbe fare un figlio con un uomo che non e' in grado di tenerlo, e un uomo non dovrebbe fare un figlio con una donna che lo considera chiaramente un uomo di Neanderthal (ammesso comunque che secondo me l'uomo di Neanderthal sapeva cambiare i pannolini). E la cosa piu' agghiacciante e' che codeste persone contribuiscono al continuo della specie.
2) Il fatto che certe cose siano considerate prettamente femminili limita molto gli uomini nelle loro scelte. Ora molte famiglie non seguono piu' il modello lui-porta-la-pagnotta-lei-lava-e-cucina, e questo potrebbe far sentire gli uomini un po' minacciati. Parlando con un'amica della bolla femminista in cui vivo, lei ha esposto la teoria per cui mo' tutti si fanno crescere la barba non perche' siano hipster, ma perche' gli uomini si adornano di peli la faccia quando la mascolinita' e' in crisi.
Premesso che non so se la cosa della barba sia vera, la crisi della mascolinita' e' certamente in agguato: uomini che non sono piu' gli unici a guadagnare soldi, che si trovano donne che ne sanno quanto loro sul lavoro, che vivono in una societa' che sta seppellendo sempre piu' il modello patriarcale di famiglia. E' facilissimo non essere all'altezza delle aspettative.
Le soluzioni, a modesto parere di Giupy, sono due: o decidiamo che oltre ad avere il ciclo, farci il mazzo al lavoro, pulire casa, essere emotivamente supportive fingiamo di essere meno brave di quello che siamo cossicche' i nostri uomini non si sentano minacciati dal nostro successo, OPPURE la smettiamo di pensare che un vero uomo debba essere quello che fino ad ora abbiamo pensato essere un vero uomo.
L'idea che gli uomini siano intrinsicamente incapaci di fare delle cose li ingabbia in un'idea di mascolinita' che non necessariamente va bene per tutti. Esistono uomini a cui non piace il calcio. Le automobili. Che guadagnano meno delle compagne. Che vogliono stare a casa a pulire e curare i figli. Che amano stirare, cucinare, fare la spesa. Che a volte hanno voglia di piangere, o di chiamare un amico, o di organizzare una sorpresa carina per il compleanno di qualcuno. Sara' difficile da credere, ma ci sono uomini che amano fare shopping e abbianare vestiti.
Se io posso diventare scienziata, professoressa, astronauta, lo devo fare in un mondo in cui gli uomini possono diventare casalinghi, ostetrici, ballerini. Se io non voglio essere chiamata stronza quando espongo le mie idee o mi faccio valere, lo devo fare in un mondo dove un uomo non venga sminuito perche' e' dolce, gentile e si preoccupa per gli altri.
E a me un mondo con piu' uomini cosi' non spiacerebbe
Il femminismo deve dare la possibilita' sia alle donne che agli uomini di scegliere quello che vogliono fare, in liberta'. Di esprimerci liberamente a seconda del nostro carattere, e non del comportamento in cui ci hanno incasellati.
Per cui smettiamo di dire che gli uomini non sanno fare le cose. Le sanno fare benissimo. Forse, hanno solo bisogno di un mondo in cui le possano fare liberamente.
E ora, lettrici donne, prendete i vostri mariti e fategli subito cucinare un dolce. Io sono due settimane che monto mobili IKEA, e vi giuro che si puo' fare.
Sarò un uomo atipico, ma mi diverte fare i lavori di casa (li trovo rilassanti), mi capita di piangere, o almeno commuovermi, di fronte a film o libri che mi emozionano, non mi faccio crescere la barba (ne avrei comunque poca), me la cavo bene col multitasking e sul ciclo... per fortuna mi manca (il sangue mi manda in crisi :-)).
RispondiEliminaWelcome to feminism...
EliminaSono donna, mi faccio un mazzo al lavoro (che è lo stesso che fa l'uomo di casa per altro, uguale uguale, ma in due aziende diverse), ho il ciclo ma ne farei a meno e non lavo i pavimenti, non stiro, non rassetto.
RispondiEliminaL'unica cosa che faccio -perchè mi rilassa, ma comprendo che io possa sembrare psicopatica- e stendere i panni. Lo faccio anche a casa di amiche e amici, una povera matta insomma :D
No perche' matta? Anzi se vuoi passare da me...
EliminaTempo fa una mia collega ha comprato un passeggino col bambolotto al figlio, maschio, di due anni, perché lui lo voleva. Ci credi che la commessa non voleva venderglielo? E a una festa di compleanno il suddetto passeggino è stato agognato da tutti i duenni partecipanti, maschi e femmine!!!
RispondiEliminaCi credo, ed è molto triste! Le bambole e le barbie sono belle, così come le macchinine e i dinosauri... I bambini dovrebbero poter giocare con quello che vogliono, punto e stop!
EliminaQuante verità Giupy...però ho la netta sensazione che tante volte gli uomini, oltre ad essere prigionieri degli stereotipi su cosa possono e non possono fare, se ne approfittino alla grande. Il mio ora marito (sì, ho commesso il fatale passo in preda al panico da lontananza, ma tralasciamo) è un uomo sensibile, intelligente, di larghe vedute e capace di badare a sé stesso e alla casa. Si è perfino fatto sei mesi di aspettativa qui negli USA per starmi vicino durante i quali faceva un corso di inglese, cucinava e faceva il bucato. Eppure... quante volte mi è capitato di sentirlo dire: ma perché non la fai tu quella cosa (solitamente lunga, noiosa e comunque faticosa), che sei così brava? Io non sono capace... La mia risposta solitamente è: non sei capace? Nessun problema, ti insegno io! Ed è così che ha imparato a fare i fiocchi coi nastri delle bomboniere. Però è dura, durissima.
RispondiEliminaE comunque con me le scuse in genere attaccano poco perché modestia a parte i parcheggi in retro e il montaggio di mobili mi vengono parecchio bene! Peccato che non abbia più una macchina, ma pazienza.
RispondiEliminaBe' congratulazioni! Non solo ti sei sposata ma hai trovato una persona che fa i fiocchi alle bomboniere (io tipo credo che porrei fine ad una storia per una cosa del genere :) )
EliminaAhah hai pienamente ragione...ma purtroppo non ho avuto molta scelta, le bomboniere non sono state una mia idea...me le sono trovate in casa gentilmente fornite da mamma e suocera!
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