martedì 21 marzo 2017

Io, il Giappone, e tutte le stranezze

Come dicevo nel mio ultimo post, il Giappone e' il mio posto preferito nel mondo. Ho passato dei momenti molto belli in Giappone, ne ho studiato la lingua e la cultura, e sono felicissima se ci posso tornare.
Pero' non ho nessuna intenzione di viverci. E sono MOLTO felice di non essere Giapponese, anche se questo mi avrebbe permesso di mangiare i KitKat al te' verde per tutta la vita.

E' un po' contraddittorio, tutto cio'? Abbastanza. Pero' il Giappone e' un posto peculiare e parlero' di alcune stranezze per spiegarmi meglio

Gli omini decorativi

Prendere il treno in Giappone e' bellissimo. La tabella dei ritardi non esiste (la mia amica Giapponese, infatti, si era stupita cosi' tanto quando ne ha vista una a Milano che l'ha fotografata). Il mio moroso si e' messo a cronometrarli nelle stazioni e sono SEMPRE puntuali al minuto. Si fermano esattamente dove dovrebbero fermarsi, sono ampi, spaziosi, e silenziosissimi. Racconterei di piu' dei miei viaggi in Shinkansen ma sono cosi' spaziosi e silenziosi che mi addormentavo appena salivo.

I treni sono correlati da tantissimi omini che lavorano in biglietteria. Sui binari. Sul treno stesso. Che mettono la testina fuori dal finestrino quando il treno parte tenendosi il cappello e rischiando il trauma cranico. Che ti pigiano nei vagoni con i loro guantini candidi quando arriva la metropolitana. Che ti fanno il biglietto se non lo sai fare tu. 
Il capotreno passa a SALUTARE, per dire.

E gli omini decorativi non stanno solo nelle ferrovie. Quando ci sono i lavori in corso, per esempio, c'e' un omino che ti segnala il fatto che ci sono dei lavori in corso. Ci sono omini che schiacciano i pulsanti dell'ascensore e che distribuiscono fazzoletti. A Kyoto davanti ad un tempio c'era un omino che ti diceva quando attraversare la strada, nonostante ci fosse il semaforo.
Mi hanno pure detto che ci sono omini che fanno la parte dei pedoni nelle piste dove la gente impara a guidare prima dell'esame della patente.

Questa politica del pieno impiego probabilmente porta a dei livelli di disoccupazione molto bassa. Suppongo che derivi anche dall'attenzione nipponica per la sicurezza e i servizi, che apprezzo molto.
Ma mi chiedo anche: quanta gioia c'e' nella vita di un omino che, per otto (o piu'?) ore al giorno sta fermo immobile nel ruolo di un cartello o di un semaforo?

Spiegazione del fatto che se usi il cellulare puoi spingere per sbaglio uomini ubriachi sotto i treni

Il riscaldamento

Il Giappone e' un posto molto tecnologico, come sapranno i piu' arguti di voi che hanno guardato Godzilla. La gente gia' nel 2003 aveva Internet sul cellulare e ci stava attaccata 24 ore al giorno, cosa che noi con i Nokia facevamo fatica a fare (a meno che non fossimo campioni di snake). Ci sono i treni piu' veloci, le metropolitane piu' fighe, le industrie che fanno qualsiasi cosa.

CI SONO I GABINETTI CHE TI FANNO IL BIDET AUTOMATICAMENTE E CON L'ASSE RISCALDATA
(Lo scrivo in grande perche' e' il piu' alto esempio della superiorita' nipponica su tutti gli altri popoli).

MA, non sanno fare dei riscaldamenti sensati.
Visto che Giupy e' sfigata, e' andata in Giappone in un periodo in cui faceva inusualmente freddo. Abbiamo preso degli appartamenti con Airbnb che erano fatti con carta stagnola e dido', presumibilmente perche' sono antisismici.
Quindi, non sono per nulla isolati.

Invece di mettere dei riscaldamenti sensati, le case hanno dei baracchini che producono sia aria calda che fredda (chiamati "Eacon" da "Air Conditioning") e che stanno normalmente sopra le finestre. Anche programmati per far uscire l'aria calda, questa si disperde del giro di un nanosecondo. E, in generale, non riscaldano piu' di dieci centimetri.

Calcolando che in bagno neanche c'erano, il posto piu' caldo era l'asse del gabinetto.
Non ho avuto cosi' freddo manco quando stavo in Colorado e c'erano meno venti gradi.

(In tutto cio', le strade hanno anche i fili dell'elettricita' a vista che fa molto anni 50 e mi chiedo perche' il popolo che costruisce supermegagrattacieli non puo' interrare i fili)

La Tokyo Tower

In centro a Tokyo c'e' una riproduzione della Tour Eiffel ma piu' alta e interamente arancione


Maid Cafe'

In quasi tutte le citta' esistono strip club, cinema porno, sexy shop e tutto quello che volete. In posti tipo Amsterdam o Bruxelles ci sono addirittura le vetrine con dentro le prostitute. Tutto questo potrebbe essere piu' o meno fastidioso a seconda dei principi morali e dell'opinione sulla dignita' della persona che si hanno.

Ma a Tokyo ci sono cose che personalmente trovo (per dirla all'Inglese) deeply disturbing 
Nel quartiere di Akihabara, famosa per i negozi di tecnologia e manga, ci sono dei posti chiamati Maid Cafe'. Non essendoci mai entrata non so esattamente cosa succeda, ma sono sponsorizzate da ragazzine vestite, appunto, da cameriere. Non sono particolarmente sexy, ma piuttosto piene di gadget infantili, carine nel senso giapponese (che e' il concetto di kawaii). Sembrano, piu' che altro, BAMBINE, ma attraggono uomini adulti dall'aspetto bavoso.

Chiaro che la mia e' una visione molto parziale e magari i Maid Cafe' sono posti bellissimi e molto salutari, ma amici giapponesi mi hanno raccontato che ogni posto e' famoso per diversi fetish. Mentre in generale le Maid fanno sempre delle velate allusioni sessuali e si mettono sostanzialmente a servire e riverire il cliente alla "sposati e sii sottomessa", in alcuni lo chiamano "fratello maggiore", o lo maltrattano, o si comportano come se fossero mogli.

In tutto cio' pare che ci siano pure distributori di biancheria usata e siti web dove si possono guardare ragazzine che dormono.

Autobus. Creepy

Cestini

Nel 1995 un leader religioso che pensava il mondo stesse finendo ha deciso che i Giapponesi erano troppi e ha fatto un attentato mettendo del gas sarin nei cestini della metropolitana di Tokyo.

Ora non ci sono piu' cestini.

MENO MALE non ha pensato di mettere il gas nei gabinetti.

Amicizia

Ho degli amici giapponesi che sono persone meravigliose e a cui tengo tantissimo. Sono pero' persone che spesso hanno vissuto all'estero e si sono un po' de-giapponesizzate, come io mi sono de-italianizzata sotto certi aspetti.
Poi non sono mai stata in un gruppo di amici composto solo da Giapponesi.

Un amico italiano che vive in Giappone da tanto mi raccontava che uscire con amici giapponesi non e' sempre cosi' facile. Con il fatto che sono un popolo molto organizzato, quest'amico racconta che per andare a bere una cosa la sera magari ci si accorda con DUE mesi di anticipo.

La sua teoria e' che se vai da un amico giapponese e gli dici "ci prendiamo una birra ORA?" lui ti dice di no giusto perche' e' una cosa troppo improvvisa, anche se in realta' non ha una ceppa da fare se non stare a casa a gelare di freddo mangiando il ramen in scatola.

Fuori da un ristorante. Ottima pubblicita'

Lavoro

I Giapponesi lavorano tanto. E non e' che lo dico io, ma lo dicono loro: tutte le persone che ho incontrato ad un certo punto si lamentavano del troppo lavoro. 
Ma non della serie "oh, ho finito alle sei e mezza", della serie "Il mio ragazzo non e' qui stasera perche' e' da un anno che non ha vacanze e lavora anche i week end, sette giorni su sette"

Dopo il lavoro e' implicito che si vada tutti a bere con colleghi e capo.
La mia amica che si e' sposata sa che se avra' dei figli non potra' piu' continuare. Ma non quel dilemma che abbiamo noi "Oh prendere un anno di maternita' mi impedira' di diventare manager?" ma quella logica da anni '50 della serie "Ok, lavora pure cara, ma quando avrai figli ciaone e lasciamo che gli uomini facciano il lavoro vero".

Certamente non e' sempre cosi' e non e' cosi' per tutti. Pero' ecco, diciamo che tutto cio' spiega un po' perche' sono felice di NON essere Giapponese nonostante il Giappone abbia inventato cose bellissime come Sailor Moon.

Giusto per rallegrare gli animi, vi lascero' invece con due racconti allegri
Il ristorante con in mezzo un gigantesco trenino
Il posto di delizioso sashimi dove un altro cliente che parlava un pochino di Italiano ci ha offerto il sake' piu' buono e pregiato che ci sia solo perche' i Giapponesi sono un popolo meraviglioso. 

Sashimi e trenini

6 commenti:

  1. Io adoro adoro adoro (si capisce che li adoro?) questi tuoi post pieni di cose su realtà a me purtroppo lontante! :( Anni fa avevo la fissa per il Giappone, ci volevo andare a tutti i costi, ora mi è un po' passata in favore di altre mete... ma continuano ad affascinarmi un sacco! ho avuto solo una volta dei turisti/giornalisti giapponesi e, benché sapessi che per loro è importantissimo scambiare i biglietti da visita... io stupidamente non ne avevo abbastanza da distribuire! Che poi io dubito che ci farò mai qualcosa con il biglietto di un giornalista di un quotidiano di tokyo...

    la particolarità dei Maid Cafè l'avevo un po' intuita guardando "Full Metal Panic", uno dei miei anime preferiti... e comunque mi inquieta un po'!

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    1. In realta' io consiglio molto il Giappone come meta turistica, perche' al di la' delle stranezze e' in posto molto sicuro e dove e' molto facile girare, e ora ci sono anche voli piuttosto economici. E poi e' davvero affascinante...

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  2. Il sistema di (non)riscaldare le case è lo stesso che ho io qui in Australia. Hai tutta la mia solidarietà sul freddo impossibile!
    A parte questo, io ho avuto alcune amiche di penna giapponesi. Le ho trovate persone estremamente particolari

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    1. Oh no... pe rme che sono freddolosa e' un trauma!

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  3. Anche io adoro questi post pieni di cose interessanti. Credo che la curiosità di scoprire cose nuove sia il motivo che mi porta a leggere così tanti blog.
    Sai che gli omini cartellone li ho visti anche a Dublino? Fermi per ore e ore davanti lo stesso posto, io credo che potrei impazzire.
    E mi chiedevo: ma se non hanno i cestini, dove gettano i rifiuti?
    (Ah, sappi che mi hai generato un nuovo bisogno: l'asse del water riscaldato!)

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    1. Non so dove buttino I rifiuti... io me li portavo a casa e li buttavo via li', con il risultato che avevo sempre le tasche piene di spazzatura

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